Anni 30

Dopo alcuni campionati discreti ma non entusiasmanti, nella stagione 32/33 lo Spezia si piazza al quarto posto dietro Livorno e Brescia, promosse, e Modena. Viene disputata anche un’amichevole con la Juventus in occasione dell’inaugurazione del nuovo stadio Picco. L’allenatore di quella formazione è l’ungherese Wilhelm. Nel 33/34, con la B articolata in due gironi, non ci sono retrocessioni e questo permette di valorizzare i giovani: tra gli aquilotti si mettono in luce Scarabello e Bermone oltre a Poggi e Benassi. La formula dei campionati era però destinata a cambiare. Nel 34/35 metà delle squadre dei due gironi della serie B vengono retrocesse per permettere alla cadetteria di tornare a girone unico. Lo Spezia non riesce a salvarsi e torna in serie C.
Il campionato seguente, quello del 35/36, è uno dei più importanti e memorabili della storia dello Spezia. Sulla panchina c’è Guido Gianfardoni. Gli aquilotti danno vita ad un entusiasmante testa a testa con la Sanremese: alla fine lo Spezia ha la meglio sui diretti avversari per due soli punti ma, a campionato finito, la Lega assegna a tavolino la vittoria alla Sanremese per la partita persa a Pontedecimo. Bisogna ricorrere allo spareggio che si disputa a Marassi. Lo Spezia gioca bene ma la promozione si deciderà in Tribunale dove la società bianca presenta un ricorso vincente per un gol fantasma subìto e per un errore tecnico commesso dall’arbitro. La partita si deve ripetere ma la Sanremese non si presenta per protesta. Gli aquilotti sono promossi in B e al di là delle recriminazioni sanremesi è un risultato meritato perché quello Spezia è davvero forte; nelle sue file spiccano Bermone (31 gol realizzati, tuttora record in un campionato per un giocatore aquilotto) e Scarabello.
In B nel 36/37 i bianchi disputano un grande campionato piazzandosi alla fine in quarta posizione alle spalle delle promosse Livorno e Atalanta e del Modena: solo cinque i punti che dividono lo Spezia dalla massima serie; Bermone segna altri 11 gol. L’anno seguente partono giocatori importanti come lo stesso Bermone, Venturini e Scarabello, quest’ultimo al Genoa per 100mila lire e due giocatori. Lo Spezia si salva ma nel 38/39 non riesce ad evitare la C per due sole lunghezze. L’unica nota positiva è rappresentata dal giovane Diotallevi, capocannoniere con 20 gol.Tornati in C gli aquilotti, guidati in panchina da Nekadoma, vincono il campionato con 43 punti, due in più del Forlì. Per accedere alla serie B bisogna però affrontare le vincitrici degli altri gironi: Reggiana, Savona e Taranto; lo Spezia non passa per la peggiore differenza reti nei confronti del Savona ma andrà ugualmente in B per l’esclusione del Palermo a causa di guai economici.

Nessun commento: