Anni 80

Il decennio si apre nel peggiore dei modi con una nuova retrocessione in C2. Non bastano le reti di Barbuti per raggiungere la salvezza. Dopo un campionato piuttosto anonimo nella stagione 81/82, iniziano anni veramente difficili. Il campionato successivo vede addirittura la retrocessione degli aquilotti in Interregionale; è la rinuncia del Banco Roma a sancire il ripescaggio dello Spezia in C2 per meriti sportivi. Salvezza per un punto nel campionato 83/84; ancora più sudata quella dell’anno successivo: in ultima posizione, a quota 29 punti, si trovano Spezia, Carbonia, Vogherese, Imperia, Olbia e Nuorese. Gli aquilotti ottengono la salvezza per mezzo della classifica avulsa (che condanna Imperia, Olbia e Nuorese); decisivo lo 0-0 di Voghera all’ultima giornata.
Con la stagione 85/86 inizia di fatto una nuova era. Questo campionato resterà nella storia per il modo in cui la squadra ottiene la promozione in C1. L’allenatore è lo spezzino Sergio Carpanesi, la società naviga in cattive acque: si arriva addirittura al fallimento. I giocatori, rimasti senza stipendio, sarebbero liberi di andarsene ma, tranne un’eccezione, decidono di restare e finiranno per scrivere una delle pagine più belle della storia dello Spezia. Durante la stagione lo Spezia FBC 1906 fallisce e nasce l’A.C. Spezia. I protagonisti di quella splendida stagione sono Telesio (capocannoniere con 16 reti), Ferretti, il capitano Sergio Borgo e l’allenatore Sergio Carpanesi. La promozione giunge grazie al secondo posto dietro la Lucchese e nella memoria resta l’ultima partita, quella decisiva, contro la Pistoiese al Picco. Davanti a 12.000 spettatori i bianchi vanno per due volte in svantaggio. La prima volta riescono a pareggiare immediatamente con un gran colpo di testa di Telesio mentre il definitivo 2-2, che vale la promozione, è siglato ad una manciata di minuti dalla fine da Ferretti che scaraventa in rete da pochi passi al termine di una mischia in area. Impressionante ed indimenticabile il boato del Picco.
Alla prima stagione nella categoria superiore viene raggiunta un’avventurosa salvezza mentre nel campionato 87/88 gli uomini di Carpanesi lottano a lungo per la promozione per poi calare nel finale e concludere al sesto posto: piazzamento che vale, dopo uno spareggio con la Spal, la partecipazione alla Coppa Italia maggiore dove gli aquilotti affronteranno, tra le altre, il Napoli di Diego Armando Maradona. E’ però nel torneo 88/89 che lo Spezia sfiora davvero la Serie B. Tacchi (14 gol), Ceccaroni, Rollandi, Spalletti sono protagonisti di un’esaltante stagione. A tre giornate dalla fine, con la vittoria per 1-0 sul Prato, lo Spezia sembra con un piede… e mezzo in serie B. Poi l’inatteso 0-0 interno con l’Arezzo complica i piani: lo Spezia deve giocarsi la promozione a Lucca. La Lucchese di Orrico non ha più nulla da chiedere al campionato, ma la rivalità è forte. Il 4 Giugno 1989, in uno stadio per metà spezzino, sembra fatta quando, a mezzora dalla fine, Mariano porta lo Spezia in vantaggio facendo letteralmente esplodere i 5.000 tifosi spezzini presenti a Lucca. La reazione della Lucchese, però, è irresistibile e i rossoneri si impongono per 3-1. Alla fine i bianchi sono terzi a soli due punti dalla B. Nonostante un mercato da protagonista il campionato successivo è mediocre e gli aquilotti, considerati tra i favoriti, deludono le aspettative finendo il campionato in posizione anonima.

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