I giorni nostri

Il primo campionato del 21’ secolo vede uno Spezia ripartire dalla base della precedente, trionfale stagione: Andrea Mandorlini è l’allenatore, Bordin il capitano, Chiappara, Coti e Zaniolo gli idoli dei tifosi. Arrivano anche giovani dal futuro luminoso come Budel e Zaccardo, destinati negli anni successivi alla serie A.
Nonostante sia una neopromossa, lo Spezia lotta per la promozione: spiccano le vittorie per 3-0 sia contro il Pisa che contro il Livorno. Alla fine arriva un quinto posto che dà diritto a giocarsi la serie B. E’ un campionato dominato da due squadre fortissime; il Modena ottiene la promozione diretta mentre il Como del Presidente Enrico Preziosi affronta lo Spezia nella semifinale Playoff. Al Picco i lombardi vincono 1-0 e, ironia della sorte, a segnare è proprio quel Colacone che durante il campionato era stato sul punto di essere acquistato dallo Spezia (il giocatore era già ad allenarsi al campo “Ferdeghini”…) prima che il Como lo mettesse sotto contratto. Al ritorno lo Spezia dovrebbe vincere fuori casa ma non va oltre lo 0-0: il Como va in finale e, dopo il doppio scontro col Livorno, ottiene la promozione in serie B.
Si arriva così al 2001/2002, una delle annate più belle, entusiasmanti e… beffarde, della storia dello Spezia Calcio. La formazione allenata da Mandorlini è forte e mostra un gran bel gioco. Non ci sono più Zaniolo e Chiappara ma in compenso arrivano giocatori del calibro di Caverzan e Pisano. Quest’ultimo alla fine metterà a segno ben 22 reti. Il campionato diventa presto un testa a testa tra Spezia e Livorno. I toscani ad un certo punto sembrano prendere il largo ma nel girone di ritorno i bianchi effettuano una grande rimonta. Arrivano vittorie prestigiose, lo Spezia vince tutti i derby sia in casa che in trasferta (1-0 a Lucca, 4-0 a Reggio, 4-1 a Carrara, 3-0 ad Arezzo, 1-0 con il Pisa, solo per citare alcune delle affermazioni più belle).
La volata finale è entusiasmante e raggiunge il culmine quando si gioca Livorno-Spezia: quel giorno gli aquilotti giocano la gara perfetta e vincono 1-0 (gol di “Francolino” Fiori), portandosi ad un solo punto in classifica dagli amaranto. Il campionato si decide alla penultima giornata quando il Livorno va a Treviso. Lo Spezia vince col Padova in casa ma i toscani, negli ultimissimi minuti trovano il gol promozione grazie a Igor Protti: il Livorno è in serie B, lo Spezia, secondo, si deve accontentare dei Playoff.
Agli spareggi l’avversario in semifinale è la Triestina, squadra già battuta nel corso del campionato per 3-1 sia all’andata che al ritorno e piazzatasi in quinta posizione nella graduatoria finale. Purtroppo gli uomini di Mandorlini incappano in una giornata storta nella gara di andata a Trieste e perdono per 2-0. Al ritorno serve un successo con due gol di scarto ma i bianchi ottengono solo un 1-0 siglato da Pisano su rigore: ancora un volta i Playoff sono fatali allo Spezia.
La grande beffa della stagione 2001-02 lascia il segno nei successivi campionati. Si chiude il triennio di Mandorlini che approda a Vicenza insieme al capitano Roberto Bordin. L’Inter affianca Zanoli alla guida del club rafforzando così una società che aveva speso molto senza fortuna. Intanto nel gennaio 2002 dopo un intenso lavoro viene riconosciuta la vittoria dei vigili del Fuoco nel campionato di guerra 1944: allo Spezia il titolo onorifico e la possibilità di applicare il tricolore sulle maglie per sempre. La dirigenza mantiene invariata la rosa dell’anno precedente ma questa volta i risultati non saranno gli stessi: in panchina si alternano Brini, Sassarini, Cuoghi, Bosco e Nicoletti, la squadra al termine di un campionato “luci e ombre” si piazza sesta. Emerge la classe di Goran Pandev che di lì a poco spiccherà il volo verso la serie A.
L’anno seguente è quello della rifondazione. In panchina siede Paolo Stringara, arrivano giocatori importanti del calibro di Geraldi, Scalzo, Matteassi e i graditi ritorni di capitan Bordin e Fabio Tricarico. Salutano Giovanni Pisano, Francolino Fiori e molti dei protagonisti del ciclo precedente. La squadra inizia male ma con l’avvento in panchina di Marco Alessandrini sfiora i play off dopo un girone di ritorno a tutto gas e una sola partita sbagliata, a Rimini nel finale di campionato.
Il campionato 2004-05 vede un nuovo cambio della guardia in seno alla società: nel novembre del 2004 l’Inter diventa azionista di riferimento del club e Ernesto Paolillo è il nuovo presidente. In panchina fiducia ad Alessandrini a cui viene affidata una squadra che sulla carta può mirare in alto. Nel girone d’andata, aldilà di qualche vittoria di prestigio come a Pisa per 3-2, a tenere accesa la speranza sono i gol di Guidetti e Luca Coti ma prima di Natale la società esonera Alessandrini e assume Loris Dominissini. La speranza di rientrare in lizza per i Playoff svanisce ben presto ma gli aquilotti raggiungono la finale della Coppa Italia di C: nel maggio 2005 lo Spezia passa a Frosinone con rete di Matteassi e al ritorno impatta 1-1 con marcatura decisiva di bomber Guidetti, capocannoniere del campionato con 19 gol. La Spezia festeggia il trofeo pur nella delusione di una stagione buttata al vento troppo presto.

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